venerdì 25 gennaio 2013

Pensieri nascosti



E' strano come durante la nostra esistenza i momenti di gioia e serenità, cioè quei momenti che sembra di volare sulle nuvole, si alternino con altri decisamente più oscuri, colmi di sfiducia, solitudine e profonda tristezza.
In effetti la vita è un continuo ciclo di eventi dove ad un inizio corrisponde sempre una fine, e questo sia nel bene che nel male. Poi ci sono quei momenti che definisco dello zero esistenziale dove basta così poco per passare da uno stato all'altro. 
Per meglio spiegarmi prendo in prestito le parole di Charles Bukowski.
...ed ecco che cado in uno dei miei patetici periodi di chiusura. Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere. Sono educato. Faccio segno di sì. Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno. Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali. Non importa, il mio cervello si chiude. Ascolto. Rispondo.
E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono.

... e tu come stai?

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